canzoni per bambini
il mammut
Nell’era glaciale
il fiero mammut
non ci stava male
calzando i moon-boot.
Se l’aria gelava
ci pensava un po’
e poi abbottonava
il suo caldo paletot.
Se un vento tagliente
la terra spazzava,
con fare sapiente
il berretto infilava.
Si è pure comprato
una sciarpa gigante
questo antenato
dell’elefante.
Per vivere in pace
nella vecchiaia
al mammut piacque
stare in ghiacciaia.
Così è arrivato
da noi oggidì.
Ben surgelato:
lasciamolo lì!
Dentro la lavastoviglie
Una formica e le sue cinque figlie
andarono dentro la lavastoviglie.
Cercavano casa e con attenzione
la sottoposero a valutazione.
Quando iniziarono le prime gocce
dissero: “Bene, ci sono le docce.”
Quando di acqua fu piena pienina
dissero: “Ottima, con la piscina.”
Quando dei getti ci fu il passaggio
“Non speravamo nell’idromassaggio!”
Quando la schiuma crebbe ingombrante,
lo shampoo fecero seduta stante.
Quando diffuso soffiò un caldo vento
dissero: “Senti, ha il riscaldamento.”
Di piatti sporchi poi ritornò piena;
“C’è quanto basta per pranzo e per cena.
Questo è il paese della cuccagna!”
Or vivon lì e nessuno si lagna.
[...ma qualcuno si bagna!]
Nella stalla una mucca
mangiò della zucca.
Venne il pastore a mungerla piano:
usciva del latte color zafferano.
Giunse il veterinario
anche se era fuori orario
le diede pastiglie color di Nutella
e giù: latte marrone dalla mammella.
“Una prova concreta:
mettiamola a dieta.”
Un poco di brodo, un pugno di riso:
ritornò il latte bianco preciso.
Di questa storia sapete la fonte?
Me l’ha narrata un camaleonte.
Storie di latti
amori
La leonessa ha il leone,
la pecora ha il montone,
la micia ha il suo gatto,
la topina ama il ratto,
l’elefantessa l’elefante,
sono sposate tutte quante
e io me ne faccio un baffo
se la giraffa non ha il giraffo.
Testi liberamente utilizzabili, purché con citazione dell'Autore
il mammut
Nell’era glaciale
il fiero mammut
non ci stava male
calzando i moon-boot.
Se l’aria gelava
ci pensava un po’
e poi abbottonava
il suo caldo paletot.
Se un vento tagliente
la terra spazzava,
con fare sapiente
il berretto infilava.
Si è pure comprato
una sciarpa gigante
questo antenato
dell’elefante.
Per vivere in pace
nella vecchiaia
al mammut piacque
stare in ghiacciaia.
Così è arrivato
da noi oggidì.
Ben surgelato:
lasciamolo lì!
Dentro la lavastoviglie
Una formica e le sue cinque figlie
andarono dentro la lavastoviglie.
Cercavano casa e con attenzione
la sottoposero a valutazione.
Quando iniziarono le prime gocce
dissero: “Bene, ci sono le docce.”
Quando di acqua fu piena pienina
dissero: “Ottima, con la piscina.”
Quando dei getti ci fu il passaggio
“Non speravamo nell’idromassaggio!”
Quando la schiuma crebbe ingombrante,
lo shampoo fecero seduta stante.
Quando diffuso soffiò un caldo vento
dissero: “Senti, ha il riscaldamento.”
Di piatti sporchi poi ritornò piena;
“C’è quanto basta per pranzo e per cena.
Questo è il paese della cuccagna!”
Or vivon lì e nessuno si lagna.
[...ma qualcuno si bagna!]
Nella stalla una mucca
mangiò della zucca.
Venne il pastore a mungerla piano:
usciva del latte color zafferano.
Giunse il veterinario
anche se era fuori orario
le diede pastiglie color di Nutella
e giù: latte marrone dalla mammella.
“Una prova concreta:
mettiamola a dieta.”
Un poco di brodo, un pugno di riso:
ritornò il latte bianco preciso.
Di questa storia sapete la fonte?
Me l’ha narrata un camaleonte.
Storie di latti
amori
La leonessa ha il leone,
la pecora ha il montone,
la micia ha il suo gatto,
la topina ama il ratto,
l’elefantessa l’elefante,
sono sposate tutte quante
e io me ne faccio un baffo
se la giraffa non ha il giraffo.
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Storytelling
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DESIGN
Consulting
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a casa grillo
Se la figlia sospira,
la minestra rigira,
con lo sguardo vagante
ed il cuore pulsante,
con parole distratte
e le antenne contratte
una lacrima lieve,
il respiro un po’ greve,
alla grilla, sua madre
ed al grillo, suo padre,
da dir poco resta:
“Troppi grilli per la testa”.
Canta che ti passa
Una giraffa canterina
imparava le canzoni
ascoltando le lezioni
alla radio di mattina
quella giraffa canterina.
Riprovava ogni solfeggio
modulava due o tre note
e gonfiava ben le gote
per cantare meno peggio
riprovando ogni solfeggio.
Canticchiare le piaceva,
ma aveva un piccolo difetto:
non le riusciva il Do di petto,
il Do dal collo si muoveva,
ma lei non se la prendeva!
Quando arriva l’ora giusta
l’orso Bruno già pregusta
di potersi riposare
dopo tanto lavorare.
Entra nella sua caverna,
svelto spegne la lanterna,
poi sprimaccia il suo cuscino
e si appresta a un pisolino
molto lungo, quasi eterno:
durerà tutto l’inverno.
riposo
se noè
Se Noè avesse fatto
anche un’altra spedizione
per salvare dal misfatto
del terribile acquazzone
fatelà e sparognocchi,
tilli, tulli e gonghi gialli,
marcolenghi e sanbalocchi
astrovermi e farafalli,
chinghiconghi e cioccolare,
per non dir dei volavanti,
floppi, zorbi e mentamare,
tutti gli altri, tutti quanti
che non sto qui ad elencare,
mai sentiti nominare,
dai pulciotti ai pulcinape,
dai grattoni ai puzzavape,
per finire coi treccani
e coi nasoblù afgani,
so per certo e ve lo giuro
che un lavoro meno duro
toccherebbe al rimatore.
Avrei perso meno ore
per trovar la giusta rima:
e avrei fatto molto prima
a finir questo canzoni,
le parole insieme ai suoni
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a casa grillo
Se la figlia sospira,
la minestra rigira,
con lo sguardo vagante
ed il cuore pulsante,
con parole distratte
e le antenne contratte
una lacrima lieve,
il respiro un po’ greve,
alla grilla, sua madre
ed al grillo, suo padre,
da dir poco resta:
“Troppi grilli per la testa”.
Canta che ti passa
Una giraffa canterina
imparava le canzoni
ascoltando le lezioni
alla radio di mattina
quella giraffa canterina.
Riprovava ogni solfeggio
modulava due o tre note
e gonfiava ben le gote
per cantare meno peggio
riprovando ogni solfeggio.
Canticchiare le piaceva,
ma aveva un piccolo difetto:
non le riusciva il Do di petto,
il Do dal collo si muoveva,
ma lei non se la prendeva!
Quando arriva l’ora giusta
l’orso Bruno già pregusta
di potersi riposare
dopo tanto lavorare.
Entra nella sua caverna,
svelto spegne la lanterna,
poi sprimaccia il suo cuscino
e si appresta a un pisolino
molto lungo, quasi eterno:
durerà tutto l’inverno.
riposo
se noè
Se Noè avesse fatto
anche un’altra spedizione
per salvare dal misfatto
del terribile acquazzone
fatelà e sparognocchi,
tilli, tulli e gonghi gialli,
marcolenghi e sanbalocchi
astrovermi e farafalli,
chinghiconghi e cioccolare,
per non dir dei volavanti,
floppi, zorbi e mentamare,
tutti gli altri, tutti quanti
che non sto qui ad elencare,
mai sentiti nominare,
dai pulciotti ai pulcinape,
dai grattoni ai puzzavape,
per finire coi treccani
e coi nasoblù afgani,
so per certo e ve lo giuro
che un lavoro meno duro
toccherebbe al rimatore.
Avrei perso meno ore
per trovar la giusta rima:
e avrei fatto molto prima
a finir questo canzoni,
le parole insieme ai suoni
canto per fare festa
LORENZO* FA UN TIRO BIRBONE
LORENZO FA UN TIRO AL PALLONE
LORENZO QUANDO E' CONTENTO
CORRE PIÙ VELOCE DEL VENTO
Ritornello:
INVITA I BAMBINI
È ORA DI FAR FESTA
SE OGNI COSA PASSA
LA GIOIA È QUEL CHE RESTA
INVITA I BAMBINI
È ORA DI FAR FESTA
SE OGNI COSA PASSA
LA GIOIA È QUEL CHE RESTA
LORENZO DA DIETRO LA PORTA
CONTROLLA SE È PRONTA LA TORTA
LORENZO TORNA A GIOCARE
CON LUI NON TI PUOI ANNOIARE
LORENZO È PIENO DI AMICI
LUI AMA I BAMBINI FELICI
C'È UN DONO PER OGNI OCCASIONE
QUELLO DI OGGI È QUESTA CANZONE
*Lorenzo o il nome di chiunque sia il festeggiato!
prurito
Un prurito fastidioso
improvviso e misterioso
in una sera di luna piena
mi capitò in fondo alla schiena.
Resistetti alcune ore
ma poi corsi dal dottore.
Mi osservò e senza fretta,
poi mi scrisse la ricetta:
Con la lente d’ingrandimento
ho scovato il suo tormento;
è una pulce, bruna e dura,
e assai semplice è la cura:
o poffarre, o perdinci,
forza, gratta, gratta e vinci!
Voleva volare un giovane pollo:
suggerimenti via radio richiese
per il decollo al Centro Controllo
e con le ali aperte il vento lo prese.
Dotato di cuffie nonché di occhialoni
godeva planando di quel volo aereo:
rinunciò pure alle altre istruzioni
e in cuffia ascoltò solo la musica stereo.
la samba del pollo
(c) Andrea Martin
il pinguino damerino
Il pinguino veste in frac,
della Borsa teme il crack,
compra e vende su internet,
si sorseggia un buon fernet,
tiene un’aria molto “in”,
e frequenta molti vip.
Ma alla sera nel suo igloo
a tutto ciò non pensa più:
fino all’ora di mattina
sogna sol la sua pinguina,
e il suo cuore fa tic-tac
aspettando un grande SMACK
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il sogno
Un bruco aveva un sogno
guardando il cielo blu
un bruco aveva un sogno
se te lo dico lo sai anche tu.
Voleva sollevare
le ali dal terreno
volar come un aereo
mai più viaggiare in treno.
A prender la rincorsa
il bruco un dì provò
ma a terra in modo buffo
veloce ricascò.
Guardandosi d’attorno
vergogna sentì assai
sdraiandosi su un ramo disse:
“per oggi basta guai!”
Durante quella notte
avvenne un cambiamento
credete a me, bambini,
si sveglierà contento
due ali decorate
dipinte da un artista
gli erano spuntate
e il bruco gridò: “PISTAAA!!!”
Senza fare fatica
volò in alto sul prato
ora è una farfalla:
il sogno si è avverato
ora è una farfalla: il sogno si è avverato
la lepre e la tartaruga
Nel bosco si attendeva
la gran competizione
fra una tartaruga
e una lepre
che era il campione.
Un colpo di pistola
per dare il via ai partenti,
il pubblico tifava
e tutti eran contenti.
La lepre con un balzo
scattò subito in testa,
invece Tartaruga
sembrava meno lesta.
Ma fu alla prima curva
che accadde l’imprevisto,
ancora non ci crede
il pubblico che ha visto
in piena sintonia
la lepre e Tartaruga
fermarsi per brucare
un prato di lattuga.
I giudici fischiarono,
la gara fu annullata.
Motivo ufficiale:
“A causa gran spanciata”.
RIT.
Voglio avere
Un amico da vedere,
E se lo vedo solo io
Lui sarà del tutto mio
E se vado tra la gente
Gli altri non vedranno…
Niente!!!
Non mi sentirò mai solo:
È con me sotto il lenzuolo…
RIT.
Non lo vedi? È qui vicino,
Sta giocando a nascondino…
RIT.
Aspetta, aspetta che lo prenda:
Mi ha
[fregato/ciucciato/nascosto/addentato/…]
la merenda…
RIT
l'amico invisibile
in rima con strillo
Un piccolo armadillo
curava il suo morbillo
con sciroppo di mirtillo,
appena uno zampillo.
Così stava tranquillo,
senza il minimo assillo
né paura del bacillo
quel piccolo armadillo
Fabio Bello -
Cantafavole