Canterbury
Ieri mr. Robert Wyatt ha compiuto 72 anni. Per me è difficile spiegare cosa ha rappresentato musicalmente ed emotivamente da quando per puro caso a 14 anni comprai a scatola chiusa The Soft Machine Vol. 1 e Rock Bottom. Fu una finestra che si aprì su un mondo nuovo, di musica mai immaginata prima e che mi paracadutò senza rete in quella variopinta Scena di Canterbury, negata dai suoi protagonisti ma ben presente alle orecchie di tutti i suoi estimatori.
Wyatt è un musicista speciale e una voce speciale, capace di muovere e commuovere come pochi: non è un caso che chi lo ama ricerca anche ogni sua minima presenza e partecipazione nelle avventure discografiche altrui.
Rock Bottom resta il suo capolavoro assoluto.
Una volta addentro la selva di Canterbury non vorrete più uscirne e Caravan, Soft Machine, Egg, Khan, Hatfield & The North, National Health ed i loro dintorni diventeranno i vostri luoghi da frequentare preferiti e Richard Sinclair, Dave Stewart, Phil Miller, Pye Hastings, Geoff Richardson e i molti loro esimi colleghi le vostre guide sicure ed affidabili.
Se temete di perdervi, vi suggerisco una guida ricchissima:
http://www.calyx-canterbury.fr/
Chiudo questo post con un'ammissione: credo che il disco - fra le migliaia che mi accompagnano - che ho ascoltato di più negli ultimi 40 anni sia Hatfield and the North - The Rotters Club.
Ho avuto la fortuna di incontrare tre volte Richard Sinclair negli anni e la missione affidata è sempre quella: SHARE IT!
Buon ascolto.