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Il reame è felice
Viaggio
Canto del campo
Il profeta e il contadino
Maghi
La torre
Tutto lungo i bastioni
Sotto il castello
Ballata per il buffone
Concerto per il re
Serenata per la regina

IL REAME È FELICE                                                                                                        

 

La polvere si è fermata

Sulle vesti e sui capelli tuoi

Troppi posti hai conosciuto

Vorresti esserci ma non puoi

 

Ma il reame è felice

E continuerai a respirare

La stessa aria gli stessi umori

La tua sola vita

Fatta di re di buffoni e di regine

Di miserie e di gioie da bambini

 

E la nebbia ha cancellato

I colori dentro agli occhi miei

L’orizzonte ora ha solo un volto

Puoi vederlo anche da dove sei

 

Ma il reame è felice

E continuerai a respirare

La stessa aria gli stessi umori

La tua sola vita

Fatta di re di buffoni e di regine

Di miserie e di gioie da bambini

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VIAGGIO   (strumentale)

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CANTO DEL CAMPO

 

Partire senza meta

Eppur bisogna andare

Cercare una frontiera

Dei limiti da superare

Sognando cose nuove

Sperando nel domani

Con forte la certezza

Di contare sulle nostre mani.

 

Rit.

Riscoprire questa terra

che può ancora dare vita,

la fatica di aver frutti

anche dall'avventura,

che l'unione non fa aver paura,

che la gioia di un campo

apre spazi ad un grande futuro,

che la pioggia dal cielo

benedice la nostra strada

che la pioggia dal cielo

anche oggi farà fiorire.

 

Frugare l'orizzonte

E immaginarvi un tetto

Un posto dove stare

Le piantagioni nuove

E un letto

Varcando poi la prateria

Polvere sul cammino

Sentendo dentro in petto

Che alla meta sei lì vicino.

​

Rit.

​

 

IL PROFETA E IL CONTADINO

 

Questo sole brucia come non mai

il lavoro fa sudare

è una vocazione antica

che mi spinge a seminare

per poter dare la vita

a frutti che non dovrò gustare

figli di una terra buona

scura e grassa e dà calore

 

Quanti solchi dritti e fondi

mi ritrovo a costeggiare

la mia mano ondeggia e vola

ed il mio ruolo è terminato

 

Ma per una volta sola

vorrei prender io l’aratro

vorrei campi incolti e duri

per provare la fatica

per sporcare le mie mani

per una gioia più infinita

di sentirmi contadino

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MAGHI

 

Oggi ho parlato con l’uomo dai mille segreti

mille pozioni fatte di parole

giochi di luce da lanciare nel buio

gesti accennati non del tutto compresi

 

“Apri le porte della tua stanza

e il tuo pensiero esploderà

in un fragore abbacinante:

nei tuoi dintorni ogni segreto svanirà”

 

E non credevo che tali distanze

potessero camminare via

Anche se per un attimo, donerò il mio corpo:

la mia magia ora è universale

 

Chiamo cento uomini dai mille segreti

Nascosti nel tempo vicini a me

Visioni simili alla mia mente

Follia sui prati gioia anche sulle strade

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​

LA TORRE

 

Isole senza storia

isole gettate là

senza vele da lanciare

stanche

e chiuse nell’immensità

 

Sotto ai miei occhi

qualche persona va

 

Come puoi non volere

come puoi non cercare

la città?

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TUTTO LUNGO I BASTIONI   (testo di B. Dylan; trad. e adattamento di F. Bello)

 

Ci deve essere una via di fuga

Al ladro disse il buffone

C’è confusione sotto al sole

Non riconosco le parole

I contadini e i trafficanti

Si fregan quello che ho

Ma nessuno riconosce

La propria direzione

 

Mettiti calmo, amico mio

Pacato il ladro rispose

Molti hanno già capito davvero

La vita è un gioco poco serio

Ed è una cosa per noi acquisita

E non ci toccherà

Basta col prendersi in giro

Fra poco è tardi ormai

 

Tutto lungo i bastioni

Vegliano i nobili in armi

Ma le donne si inquietano

Scalza è la servitù

Da qualche parte lontano un puma

Alla notte ringhiò

Due cavalieri alle porte

E il vento soffiò forte.

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SOTTO IL CASTELLO

​

Giù nelle segrete ti colpisce l’odore

Di acqua marcia e di freddo polare

E rumore di topi, grossi topi

A scavare nella muffa tra i muri

 

Sotto il castello è in risalto il pallore

Del carceriere faccia d’aguzzino

E i cigolii dei portoni superchiavistelli

Come in un futuro film del terrore

 

Voci di gelo, dubbi nel cuore

 

Giù nelle segrete tante celle sottili

Pronte a fare scomparire i nomi

Visi che han scordato come sono arrivati

Molti giuran che non l’han mai saputo

 

C’era l’uomo famoso che era stato accusato

E al successo l’anima ha venduto

C’era il santo padre che l’avea condannato

Ma ai baroni ciò non era piaciuto

 

E uno spione ha confessato

 

Giù nelle segrete troverai l’innocente

Assieme al ladro giustiziere

Ciò che è sotto al castello è invisibile fuori

Dimenticato dalla gente d’onore

 

Giù nelle segrete ci finisce chiunque

A motivo o senza una ragione

Nella vita in reame si bisbiglia pian piano

Che esistano dei posti così

 

Ma la corte non ne vuole parlare

Certe volte il silenzio è davvero morire

…morire…

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BALLATA PER IL BUFFONE                             

 

E così te ne vai solo

per queste spiagge senza mare,

senza un posto per poter fermare

il tuo pensiero vicino al mio.

Ma ho bisogno di te,

piccolo scemo mio,

di qualcuno a cui poter mostrare

senza ritegno la mia abilità

ed esser idolo ad ogni ora,

quasi perfetto nell’eternità

o farti ridere a pancia in su

anche se il buffone sei solo tu.

 

Ma se continua la tua via    

il mio legame non si scioglierà

e i tuoi capelli mi trascineranno    

nei bassifondi dell’ambiguità.

Ero felice, o buffone,    

ero proprio come tu mi vuoi,

senza mai essere appannato    

nello splendore che tu mi dai.

Ma la domanda è fino a quando    

i miei sonagli tu conserverai;

altrimenti è la mia fine:    

io ti ordino che tu non vuoi.

 

Io ti ordino che tu non vuoi.

​

​

CONCERTO PER IL RE                                     

 

Quante volte ho visto questo cielo

Sempre azzurro sempre lì

Questo vento più sincero

Forse non mi stancherà

 

Qualche volto sconosciuto

Ha richiesto la mia età

Certo non avrà perdono

Se in silenzio sparirò…

…se in silenzio sparirò

 

Ma è anche tempo di cambiare

Se anche il tempo varierà

Questo sole è troppo scuro

Per portare novità.

Dai, suona ancora!

 

Guardie! Chiudete il ponte!

Chi è che ha osato avvicinarsi alre?

Ma lasciatela gridare

chiedi amore forse amore troverai

chiedi amore forse amore troverai

chiedi amore forse amore

chiedi amore forse amore

troverai

​

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SERENATA PER LA REGINA

 

Ho contato tutti i giorni grano a grano

ho respirato ogni momento anche lontano

e tu eri sempre pronta a dire ti amo

a tradurre ogni tua gioia in sensazioni

dai colori delicati

e noi ci siam cercati

per dire il nostro amore crescerà

 

Ho vissuto i tuoi pensieri emozionati

ho fermato i nostri incontri più cercati

e tu sai quanto bene siamo stati

a lasciar cader nel vuoto le parole

tutti presi in un abbraccio

e tutto quel che faccio

è vivere il mio sogno insieme a te

 

Non dimenticare che ti amo piano piano

dolce come il giorno che mi hai preso la mano

amore caro amore forte

amore bello amore amore mio

amore come sogno io

com’è vero Dio

regina del mio mondo stammi vicina

 

Ho sbirciato i mesi che dovran venire

ho trovato incanti che non hanno fine

e tu m’hai insegnato come si fa adire

la segreta sicurezza che ho cullato

nel profondo del mio cuore

è nato dentro amore

è un canto che chi vuole ascolterà

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