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Nel tramonto nel buio
Canto di carnevale
Ninna nanna dell'astrorondine
Notte furtiva
Amico dai mille colori
Bianco neve
Fermata a richiesta
Scendendo dal palco
Storia di un sogno
Strabuzzati

NEL TRAMONTO NEL BUIO

 

A te che siedi nel buio

e vuoi tenere tutto quanto per te:

le tue speranze disciolte nel’aria

che da tempo non spirava più;

a te che t’incapricci

nel dire che sai sempre quello che vuoi,

che puoi vedere dove è più chiaro

pur rimanendo nell’ombra sicura;

e le tue lenti posson lampeggiare

bagliori simili a serenità,

come portando appelli incompresi

o sofismi acuti della tua vanità.

 

A te che ti ostini a celare il sorriso

per poi usarlo nelle dosi che sai

e guardi ancora all’influsso di stelle

troppo distanti per i soliti guai:

rimani ancora distesa nel buio,

ripensa ancora a quel che diciamo noi

rimani ancora distesa nel buio

ripensa ancora a quel che diciamo noi.

 

Col tramonto appeso alla tua finestra

la silhouette piano apparirà.

Ci incontreremo se farai una scelta,

la tenda è aperta: ma tirala, se vuoi

tirala, se vuoi.

​

​

CANTO DI CARNEVALE

 

Don Chisciotte lottava

coi mulini a vento

era forse nella prateria

che cercava l’ultima emozione

o delle facce e un po’ di compagnia

tra i pierrot e i branchi d’animali

nobildonne e sketch pubblicitari

il re della foresta poteva aprire la festa

 

Scoppiavano rumori

in fondo alla laguna

e fiamme alte in quel cielo nero

lanciavano lunghe comete

stelle cadenti per i desideri

ma noi sprechiamo i nostri sogni

in ciò che senza che ce ne accorgiamo

si è già realizzato ieri

 

Vendiamo l’anima

per un po’ d’allegria

un segno un volto da riportare via

una luce sull’acqua

un palloncino da lanciare

l’ultima onda da poter cavalcare.

​

​

NINNA NANNA DELL’ASTRORONDINE

 

Appena calano silenti

le prime ombre della sera

si rituffa l’astrorondine

in alto nella stratosfera.

 

Segue e vola dove la porta

un nuovo istinto di ribelle

sfreccia fra gli astri e i pianeti,

impazza in coda alle stelle,

sfreccia fra gli astri e i pianeti,

impazza in coda alle stelle.

 

Afferra brillanti comete

con le ali e le zampette,

le lancia beata nel cielo

d’improvviso, come saette.

 

Le stelline più luminose

le tiene preziose nel nido.

È un sogno? È falso? È vero?

Stanotte ci credo, mi fido.

È un sogno? È falso? È vero?

Stanotte ci credo, mi fido.

​

​

NOTTE FURTIVA                                                

 

Dovevi specchiarti da tempo

Per saper dove andare

Sognare pregare pregare

Quella mente da madre

 

Non puoi dimenticare, non può più sospettare

Vacanze in spiaggia al mare

Un istante per fare

Sotto gli occhi dei tuoi

Chiusi dal sonno e poi

 

La notte è lunga, fatta per noi

Le ombre sul muro non ci tradiranno

Notte d’amore che brucia e va

La notte è lunga, lunga per noi

Le ombre sul muro non ci tradiranno

Notte d’amore notte d’amore

 

E tanti miraggi di carta

Si dovevan seguire

Le mani irrequiete e i sorrisi

Gli sguardi decisi

Le convenzioni di giorno e l’attesa ed il buio

Complice è il silenzio

Anche il dir no, non voglio

Il timore, l’amore

Batte più forte il cuore

 

La notte è lunga, fatta per noi

Le ombre sul muro non ci tradiranno

Notte d’amore che brucia e va

La notte è lunga, lunga per noi

Le ombre sul muro non ci tradiranno

Notte d’amore notte d’amore

​

​

AMICO DAI MILLE COLORI

 

Questa sera è un’altra sera

non c’è tempo per il sonno

questa sera lui arriva

nascosto dietro vetri colorati

sempre nuovo sempre uguale

 

Ma i pennelli li ha appesi al muro

anche questa è sensazione

poesia dalle luci incrociate

immortalata da una foto

in cui magari sei proprio tu

 

“Suona il blues soffia soffia

tieni ferme le tue mani”

lui è triste e non è vero

lui è falso ed è sincero

ma quei libri non li legge mai

 

“Anche stasera cercherai un amico

per non restar coi tuoi pensieri

con solo lei che li conosce già

a colorarti di rosso il cuore?

ma avere amici son mille colori”

​

​

BIANCO NEVE

 

Questo giorno bianco neve

non aspettava altri che me

per portare il suo silenzio

tienilo stretto

tientelo caro.

 

Questa luce luce luce

aiutava la mia attesa

con la speranza in compagnia

socchiudi gli occhi

apri il tuo cuore

 

Questo è forse il giorno che aspettavamo

forse oggi io ti porterò via

quelle nuvole saranno più leggere

scaricando la neve

a coprire i cattivi pensieri

guarda come sei

pensa a con chi vai

 

Questa sera bianco neve

non poteva arrivare

basta uno a sporcare

tracce nere profonde

son rimaste a ghiacciare

 

Ma il sole del mattino

domani non mancherà.

​

​

FERMATA A RICHIESTA

 

Serata scorri via serena e tranquilla

senza pudori di verità

aspettando i panini, sedendo vicini

cercando parole.

 

Quello che conta è l’onore l’amore il dovere

la speranza di non restar male

mentre frasi e gesti traducono questo

con una certa fatica.

 

E alzare la voce può voler dire

sentirsi più vivi, può anche esser

semplicemente sincerità

può essere anche un muro

di apparenze da scalfire

creare un guscio per poterne uscire.

 

Basta narrare di progetti non lontani

di canzoni da scrivere o suonare

di sorelle nate per amare e brontolare

di far finta di sapere

quel che conta e che è da contare

e che l’autobus noi due

non si ferma ad aspettare.

​

​

SCENDENDO DAL PALCO

 

Quel giorno era grigio

e non sentivi molte voci

attorno a te.

 

L’illusione di un istante,

poi lo specchio di fronte a te,

lunghe ore davanti,

un nuovo palco, un nuovo sogno.

 

E i sussurri non portano rimedi,

le note portano malinconia,

la saggezza è solo un dono.

 

Ti fermi un attimo,

ancora un attimo:

ciò che è più forte è ancora il pensiero.

 

Cerca la gente, guarda giù:

una strada, un piede, già lì,

un colore immenso,

probabilmente, in fondo…

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​

STORIA DI UN SOGNO   (strumentale)

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​

STRABUZZATI   (strumentale)

NEL BUIO
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